Commemorazione Battaglia di San Fermo: l’intervento degli studenti della Magistri Cumacini di Como

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Commemorazione Battaglia di San Fermo: l’intervento degli studenti della Magistri Cumacini di Como

Il 28 maggio 2023, alcuni studenti della 4Me dell’Istituto Magistri Cumacini di Como (prof.ssa Nicoletta Martirano), hanno partecipato alla commemorazione del 164esimo anniversario della Battaglia di San Fermo (27 maggio 1859), su invito del sindaco, Pierluigi Mascetti.

Gli studenti della classe avevano in precedenza partecipato ad un progetto relativo al Risorgimento a Como, proposto e sviluppato dalla responsabile della didattica del nostro Istituto Perretta, prof.ssa Patrizia Di Giuseppe.

Luca Ceré e Gabriele Albonico, nel corso della celebrazione, hanno letto pubblicamente le seguenti riflessioni elaborate dai compagni Baietti Giacomo, Bawa Alessandro, Minola Luca, Filippo Di Fonzo, Filippo Moralli, Andrea Colombo. Di seguito i testi integrali e le fotografie della manifestazione.

“Il Risorgimento è stato un periodo cruciale per l’Italia, che ha portato all’unificazione del Paese sotto un unico grande obiettivo.

Figura fondamentale perché ciò avvenisse è stato Garibaldi, la cui grandiosa impresa ci ha colpiti, per l’inferiorità numerica e l’inesperienza dei soldati volontari contro l’esercito regolare austriaco; la battaglia di San Fermo e la sua entrata a Como, passando dalla val Fresca, sono solo alcuni dei suoi gloriosi eventi. Oltre che per le sue imprese, il generale ci ha incuriosito per la sua vita privata, egli infatti ha avuto molte donne, grazie al suo potere e al suo carisma. Inoltre è stato un leader ispiratore per molti, cosa non scontata in un periodo in cui le notizie viaggiavano lentamente.

La visita ai luoghi in cui si sono svolti alcuni degli eventi più significativi del Risorgimento ci ha fatto capire come la nazione in cui viviamo oggi sia stata forgiata dalle battaglie combattute dai nostri antenati, tra le quali la battaglia avvenuta sotto i nostri piedi, grazie alla quale questo Comune è divenuto noto a molti. Proprio qui possiamo trovare numerosi indizi del legame che questa cittadina ha con il proprio passato, come la piazza XXVII Maggio, che ospita il monumento dedicato ai caduti, e la società sportiva chiamata Cacciatori delle Alpi in onore dei combattenti.

Questo periodo storico, oltre ad essere stato un momento di riscatto per il paese e gli italiani, ha reso l’Italia uno Stato unico, libero dalle influenze esterne, lottando contro l’oppressione fino ad ottenere l’indipendenza.” (Baietti Giacomo, Bawa Alessandro, Minola Luca)

“Il Risorgimento rappresenta un periodo di grande importanza per la storia del nostro Paese, poiché ha portato all’unificazione dell’Italia e alla creazione di uno stato unico e indipendente. Un personaggio chiave di questo periodo storico è stato Giuseppe Garibaldi, uno dei migliori generali della nostra storia, il cui coraggio e le cui azioni hanno ispirato molti cittadini italiani.

In particolare, la battaglia di San Fermo ha rappresentato un momento significativo del Risorgimento comasco, dove Garibaldi riuscì a sconfiggere l’esercito austriaco e successivamente, grazie al suggerimento di un contadino di attaccare mentre i nemici procuravano i viveri, conquistò Como. È interessante notare come Garibaldi, pur essendo un personaggio molto importante e conosciuto, non avesse timore di compromettere la sua immagine per il bene comune, accettando il consiglio di un semplice contadino. Tuttavia, la sua vita privata non fu esente da critiche, poiché il suo comportamento in relazione alle donne potrebbe essere stato influenzato dal suo potere piuttosto che dalla sua personalità.

Il Risorgimento Italiano ha rappresentato un momento di riscatto per il popolo italiano, il nostro Paese è stato in grado di ribellarsi alla sottomissione, di lottare per la propria indipendenza, di unirsi per un obiettivo comune e diventare finalmente unico e indipendente.

L’unificazione del popolo italiano, rappresentata dall’Inno Nazionale “Canto degli Italiani”, è stata il risultato del coraggio e del forte senso di patriottismo dei nostri antenati e della loro determinazione a non arrendersi fino alla conquista dell’indipendenza, che diede inizio all’Italia moderna.

La visita dei luoghi storici del Risorgimento Italiano ci permette di comprendere meglio gli eventi che hanno lasciato un’impronta indelebile nella cultura e nell’identità italiana.

Ciò che è rimasto di questo periodo storico sono statue, musei e nomi di vie e piazze che ricordano i personaggi che hanno lottato per l’unificazione dell’Italia.

La piazza principale di questo paese prende il nome dal giorno in cui la battaglia fu combattuta, ospita un monumento in onore dei caduti e la società sportiva locale si chiama Cacciatori delle Alpi, ovvero l’esercito di Garibaldi.” (Filippo Di Fonzo, Filippo Moralli, Andrea Colombo).


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Giorno del Ricordo. Il confine orientale

IN OCCASIONE DEL GIORNO DEL RICORDO
10 febbraio 2023, ore 20,45
Cermenate (Como), Villa Clerici, Sala consiliare, via Scalabrini 153
Il confine orientale. Documenti, storie, immagini per conoscere una complessa vicenda italiana
Inquadramento storico a cura di Patrizia Di Giuseppe (Istituto di Storia Contemporanea “P.A. Perretta”)
Testimonianze di Luigi Perini e Adria Bartolich

Organizza: Comune di Cermenate


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Ritratti dimenticati: Colomba Antonietti

Per la rubrica Ritratti dimenticati, Patrizia Di Giuseppe ricostruisce la figura di Colomba Antonietti. Figlia di un fornaio di Foligno, giovanissima, sposa, contro il volere di tutti e clandestinamente, il conte Luigi Porzi, tenente dell’esercito pontificio. I coniugi, inquadrati nei Bersaglieri, combattono con Giuseppe Garibaldi e Luciano Manara nella battaglia di Velletri e negli scontri in difesa della Repubblica Romana sul Gianicolo, dove, il 13 giugno 1849, Colomba Antonietti perde la vita colpita da una palla di cannone. Il suo è l’unico busto dedicato ad una donna presente tra i patrioti del Gianicolo.


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Ritratti dimenticati: Vincenzo Tiberio

Per la rubrica Ritratti dimenticati, Patrizia Di Giuseppe ricostruisce la figura del medico e scienziato molisano Vincenzo Tiberio, precursore degli studi sulle proprietà delle muffe e delle loro proprietà antibiotiche. La sua ricerca “Sugli estratti di alcune muffe”, pubblicata nel 1895, sulla rivista “Annali d’Igiene sperimentale”, viene completamente snobbata dalla comunità scientifica italiana ed internazionale. Deluso da questa accoglienza intraprende la carriera di medico della Regia Marina, attività che lo conduce in giro per il mondo, distinguendosi per le sue doti umane e professionali. Rientrato definitivamente a Napoli per dirigere il Gabinetto di Igiene e Batteriologia dell’Ospedale della Marina a Piedigrotta, ruolo che gli avrebbe consentito di portare avanti gli studi sull’azione battericida delle muffe, purtroppo muore per infarto miocardico, il 7 gennaio del 1915 a soli 45 anni. Il Nobel per la scoperta della penicillina viene assegnato, invece, nel 1945 ad Alexander Fleming, Howard Florey ed Ernst Boris Chain.


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Ritratti dimenticati: Giuliano Gerbi

Per la rubrica Ritratti dimenticati, Patrizia Di Giuseppe ricostruisce la figura di Giuliano Gerbi.

Giornalista sportivo della EIAR (l’antenata della Rai), famosissimo negli anni Trenta per le radiocronache del ciclismo, venne allontanato perchè ebreo alla fine dell’estate del 1938, subito dopo la famosa vittoria del Tour de France di Gino Bartali, gara che aveva seguito con apprezzamento da parte dei suoi estimatori.

Riparato negli USA diventò speaker di punta, con lo pseudonimo di Mario Verdi, dell’emittente dell’Office of War Information, che aggiornava in lingua italiana i connazionali prigionieri di guerra e gli italiani della penisola sull’andamento della guerra in Italia.

Dopo la guerra, da cittadino statunitense, tornò in Italia per continuare la sua attività di giornalista di radio americane.

Di seguito una bibliografia minima di approfondimento:

  • Sandro Gerbi, Il cronista di Bartali, PreText, n. 9 dicembre 2018
  • Sandro Gerbi, Ebrei riluttanti, Milano, Hoepli, 2019.
  • Quando Mike l’americano portava in Italia le voci dei «paisà» d’Oltreoceano, Corriere della Sera, Unità d’Italia, 8 settembre 2011
  • Joseph Sciorra. ‘Don’t Forget You Have Relatives Here’: Transnational Intimacy and Acoustic Communities of WOV-AM’s La Grande Famiglia, New Italian Migrations to the United States, Vol. 2: Art and Culture Since 1945, Ed. Laura E. Ruberto and Joseph Sciorra (Urbana, IL: University of Illinois Press, 2017), 32-64.

#giulianogerbi#resistenza#persecuzione


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